Camminare su binari fiorenti

Nereide Rudas

In ambito educativo e sociale si parla spesso di come realtà estranee subentrino in luoghi che non le appartengono. Ho sposato anche io questa teoria, scegliendo di adattarla un pochino. Perché quello che manca molto spesso è il desiderio e la profonda curiosità a voler davvero incontrare quel luogo, senza agire con supponenza di ruolo.

Conoscere un luogo dove si va ad operare, sia da invitati che non, è la regola fondamentale per empatizzare con esso. Più volte nei miei studi porto il concetto di Brofenbrenner in merito al funzionamento in ecosistemi di tutti gli aspetti della nostra vita. Non possiamo oggettivare ciò che è esterno da noi, ne siamo permeati e dobbiamo farci permeare, toccare.

Un luogo possiede narrazione, storia, personalità, terra e sostanza. Le vicissitudini che conserva gelosamente non lo rendono escludente, semmai orgogliosa protezione di essenze. Le stesse figure di spicco che hanno contribuito in questa protezione sono degne di essere ricordate.

Il destino mi ha portato in Sardegna questo anno, molti mi dicono che sono attratta dalle isole, e in effetti forse devo ammettere che non hanno tutti i torti. L’esperienza che sto facendo a Cagliari è qualcosa di unico prima d’ora nella mia vita. Torno a casa ogni volta ricca, una ricchezza tangibile solo fra cuore e cuore, ma intensa.

“Curare la mente” è un progetto che mi vede coinvolta per una parte e mi sento privilegiata in questo. Scoprire alcune narrazioni così significative ti lasciano segni indelebili. Scoprire letterate donne professioniste di valore che hanno contribuito alla storia del proprio paese è qualcosa da omaggiare profondamente.

Sto parlando di Nereide Rudas, la scienziata della mente, personaggio affascinante e ricco di tante sfaccettature. Ha scritto moltissimi libri e a un anno dalla morte si vogliono conservare tutti. Io ne ho incontrati alcuni alla Biblioteca Lussu di Cagliari, dove ho potuto toccare con mano la sua storia, sfogliare alcuni brevi estratti di ciò che ha narrato. Una ricercatrice con impegno civile e politico, ma soprattutto una grande umanità che l’ha accompagnata durante tutto il suo lavoro.

Si parla ancora troppo poco della salute mentale, spesso in modo superficiale e bigotto. Nereide ha saputo penetrare i labirinti dell’anima, ha riconosciuto quei diritti del “malato” che è persona. Come psichiatra si è chinata sull’oggetto della propria osservazione di medico con la delicatezza e l’amore propri di chi conosce la complessa patologia psichiatrica di cui si nutrono certi eventi.

La Biblioteca Lussu è strettamente connessa alla storia dei manicomi in Sardegna e ha saputo riconoscere per valorizzare, questo legame difficile da digerire ai più, mostrando come la salute riguarda un benessere di diritto per tutti. Sono stata in ascolto e in ammirazione di questa capacità di visione di un luogo che ha potuto divenire proprio un posto di conservazione di narrazioni che potessero, come il sasso nello stagno, venir scosse, toccate da nuove storie.

A tal proposito la Biblioteca ha scelto proprio di rendere omaggio alla Dott.ssa Nereide Rudas, pioniera della psichiatria sarda, attraverso l’intitolazione di una sala della Biblioteca con una targa che porta il suo nome. Tutto questo accadrà il 16 maggio prossimo. L’evento rappresenta proprio un’occasione per riflettere sul percorso della psichiatria in Sardegna, dalla storica realtà manicomiale alle moderne pratiche di cura e inclusione sociale.

L’evento si svolgerà con la collaborazione dell’Associazione Artisti Fuori Posto, e prevederà diversi momenti significativi: la presentazione del libro “Villa Clara – Storia del Manicomio di Cagliari” di Marta Varacalli, con letture interpretative organizzate dalla Compagnia teatrale, sarà seguita da un dibattito sulla salute mentale contemporanea con relazioni di psichiatri in attività nei CSM: la dott.ssa Maria Giada Tronci (attualmente Dirigente Medico Psichiatra presso il Centro di Salute Mentale Cagliari 2 – Quartu Sant’Elena, ASL Cagliari e Consulente presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Quartucciu per i giovani adulti) e la Dott.ssa Gesuina Intilla (attualmente Direttore f.f. del Servizio SC CSM Asl SulcisIglesiente) e un rappresentante dell’Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica (Asarp).

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