Biblioterapia a scuola. Il benessere attraverso i libri

convegno Roma 28 giugno 2022

28 giugno 2022 – Il primo convegno internazionale sulla biblioterapia a scuola

Il primo Convegno Internazionale di Biblioterapia è accaduto a Roma, nella nostra bella capitale italiana. L’Università degli Studi di Verona in collaborazione con il Cepell ha rivolto questo primo incontro così innovativo e importante agli insegnanti di ogni ordine e grado, provenienti da tutta Italia.

Una novità assoluta per la scuola italiana: l’utilizzo del libro come strumento attraverso cui agevolare le relazioni all’interno del gruppo classe, aiutare gli studenti a gestire le relazioni con loro stessi, imparare a riconoscere le emozioni per poterle gestire, affrontare fenomeni complessi come il bullismo, la xenofobia, l’integrazione e l’inclusione.
Il 28 giugno scorso, presso l’auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, si è svolto il convegno dal titolo Biblioterapia: il benessere a scuola attraverso i libri.

Nel mio caso specifico mi è stato chiesto di affrontare la biblioterapia filosofica. Durante il mio intervento si è, quindi, proposta una prima definizione di quello che la filosofia e la narrazione possono costruire assieme, ossia la filosofia della narrazione è da intendere e utilizzare come un modo di vivere, come un’arte della vita, come una maniera di essere e di esistere nel mondo, che deve essere praticata ogni istante, che deve trasformare tutta la vita. La filosofia della narrazione si presenta come una terapia destinata a guarire l’angoscia: una trasformazione del proprio sentire e una cura costante di esso.

Attraverso gli strumenti e i metodi a confronto del dialogo socratico e della biblioterapia è stato fatto un accenno teorico su quale apporto può dare la filosofia alla narrazione e viceversa, spiegando l’incontro possibile e necessario fra le due realtà apparentemente così lontane.

Per approfondire questo incontro e avvicinarsi all’applicazione pratica si sono presentare le caratteristiche del mito con la sua evoluzione verso la fiaba. Quindi partendo dalle radici del raccontare può arrivare all’interpretazione morfologica dei miti e delle fiabe per definirne l’approccio: la cura del racconto e la parola del racconto che cura.

Il termine cura è da intendere nel suo significato prettamente educativo, ossia di sviluppo e crescita che deve accompagnare ogni fase della vita della persona, quindi non solo in situazione di malattia o difficoltà, ma soprattutto in quei momenti di formazione (dare forma alla persona, il formarsi come sviluppo evolutivo, recuperando l’origine da cui proveniamo per tracciare il proprio cammino futuro) dove si vogliono recuperare risorse positive, creative e funzionali ad affrontare ogni momento esistenziale, al fine di creare e supportare esseri umani che vivono nel mondo.

A tal proposito si è cercato di esprimere il senso dell’essere educatori, per mezzo della confutazione benevola e della comunicazione biografico-solidale. Fondamentale è stato recuperare i significati etimologici delle parole terapia, cura, mitologia, narratore e storia.

Il riprendere del senso profondo delle parole è il cuore pulsante dell’incontro fra due discipline che se messe a contatto possono risultare due pietre focaie che si accendono a vicenda.

Brevemente è stata anche presentata la definizione di mito filosofico e della sua evoluzione nelle fiabe odierne e contemporanee, fornendo indicazioni anche pratiche sull’utilizzo di queste tipologie narrative in ambito educativo e non solo.

Il convegno è visibile a questo link.

Gli atti di convegno come risorsa aggiuntiva, uscita 2023

Qualche settimana fa sono usciti anche gli atti di questo importante convegno. L’intero autunno 2022 mi ha vista impegnata nella curatela di questi, oltre che la stesura del mio articolo all’interno. La scrittura degli atti a posteriori permette di completare il proprio intervento con considerazioni aggiuntive e nuove riflessioni. Inoltre, i tempi stretti di tutti i convegni impediscono un approfondimento spesso necessario dell’argomento trattato. Gli atti scritti successivamente danno la possibilità di valutare cosa non si è potuto dire, completando il quadro teorico e riflessivo.

Vedere il mio nome sulla copertina mi fa uno strano effetto e ho provato una grandissima emozione quando ho ritirato la mia copia cartacea e l’ho tenuta fra le mie mani. L’articolo su cui ho lavorato è un piccolo riassunto di tutti gli studi che in questi anni sto portando avanti e che spero con tutto il cuore di ampliare all’interno di un successivo testo dedicato esclusivamente alla Filosofia della narrazione.

Questa prima esperienza di stesura e revisione, in collaborazione anche con la casa editrice e con gli altri relatori mi ha permesso di crescere come professionista. Questo traguardo non me lo sarei mai aspettato. Voglio continuare così, credendo in me e in quello che faccio: il potere del racconto, il potere dei libri.

Per acquistare il volume: Editrice Bibliografica

Bibliografia di riferimento

  • BORGES Jorge Luis, Oral, traduz. Morino Angelo, Roma, Editori Riuniti, 1981.
  • CAVARERO Adriana, Tu che mi guardi, tu che mi racconti. Filosofia della narrazione, Milano, Feltrinelli, 2001.
  • CHIRICO Giancarlo, Mi racconti una storia? Perché narrare fiabe ai bambini, Milano, Meltemi Editore, Milano, HarperCollins, 2019.
  • COLAMEDICI Andrea e GANGITANO Maura, Prendila con filosofia. Manuale di fioritura personale, 2021.
  • DALLA VALLE Marco, Biblioterapia. Strumenti applicativi per le diverse professioni, Verona, QuiEdit, 2018.
  • FOUCAULT Michel, La cura di sé. Storia della sessualità 3, Milano, Feltrinelli, 2001.
  • LINGIARDI Vittorio, Io, Tu, Noi. Vivere con se stessi, l’altro, gli altri, Torino, UTET, 2020.

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